Decreto milleproroghe

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Rover 200Mk3
view post Posted on 24/9/2010, 11:40




Non so se è la sezione giusta dopo gli amministratori provvederanno a correggere eventuali sbagli.
Prendendo spunto dal sito del car audio market, apro anch'io questo topic per informarvi ed informarci su questo fatitico decreto che ci dovrebbe aiutare ad omologare gomme e cerchi maggiorati sulle nostre vetture.

questo è il link del sito Elaborare:

www.elaborare.com/200902201099/AUTO...ologazioni.html

- questo è il link dell'approvazione del senato:

www.elaborare.com/NORMATIVE/Decreto...-approvato.html

- ecco quello che diceva Virgilio:

http://salvadanaio.economia.virgilio.it/racconti/tuning.html

- il link di seguito serve per calcolare il rotolamento dei pneumatici:

http://lnx.deeptuning.it/pneum.php

per adesso si sa solo che la legge è passata, ma si deve ancora aspettare per avere una lista che ci informi cosa possiamo o non possiamo fare.

se qualcuno di voi, volenterosi utenti, ha notizie su questo argomento, è libero di poterlo scrivere ed informarci tutti.

Vi prego di astenervi con discorsi inutili da rendere questo topic senza senso visto che l'argomento interessa a moltissimi di noi.


ecco un link per chiarire, almeno per il momento, la legge:

http://forum.alfaclub.it/showthread.php?t=930

Questa è la spiegazione:

SINTESI legge tuning

Questo documento è stato prodotto per spiegare, in maniera sintetica, gli obiettivi promossi dalla proposta di legge delega. Per chi volesse comprendere tutte le questioni inerenti alla proposta si rimanda al testo della bozza di legge, essendo qui trattate solo le tematiche

SINTESI DELLA LEGGE DELEGA per l’omologazione e la certificazione di auto e moto veicoli:
(Questo documento è stato prodotto per spiegare, in maniera sintetica, gli obiettivi promossi dalla proposta di legge delega. Per chi volesse comprendere tutte le questioni inerenti alla proposta si rimanda al testo della bozza di legge, essendo qui trattate solo le tematiche principali. Per rendere comprensibile il documento, anche a chi non avesse competenze tecniche, gli istituti presenti saranno trattati in maniera sintetica e discorsiva, tralasciando le formalità del linguaggio tipiche degli addetti ai lavori.)

Le procedure d’omologazione, che vanno a sommarsi a quelle esistenti (tralasciando l’art. 236 del Reg. che resterà in vigore per le altre categorie di veicoli), sono essenzialmente quattro: -la prima l’omologazione dei componenti, che non richiede l’aggiornamento della carta di circolazione; -la seconda destinata all’omologazione dei componenti prodotti in serie da un costruttore accreditato; -la terza riguarda la certificazione a libretto dei componenti omologati in Europa; - la quarta riguarda le modifiche a componente unico e ad unico esemplare, comprese le certificazioni dei veicoli modificati che sono attualmente in circolazione.

1) Omologazione Speciale di componenti prodotti in serie:

- A COSA SERVE: questa procedura è stata predisposta per verificare che un componente sia tecnicamente valido e, non sia costruito in maniera contraria alle leggi in materia.

- SU CHE TIPO DI COMPONENTI: i componenti che potranno rientrare in questa procedura saranno quelli meno pericolosi, sia a livello di utilizzo sia a livello di montaggio. L’esempio tipico è rappresentato dalla pedaliera o dai pomelli per le autovetture, e dalle pedane per le motociclette.

- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: deve solo installare il componente o farlo installare da un’officina di autoriparazioni, e circolare avendo a bordo il certificato d’omologazione speciale.

-ESEMPIO: un appassionato acquista una pedaliera, la fa installare da un’officina di auto riparazione, la quale deve registrare i suoi dati sul certificato d’omologazione speciale. La modifica è legale e si deve circolare col certificato a bordo.

- I PREZZI: qui non c’è nulla da pagare.

2) Omologazione - Certificazione di componenti prodotti in serie:

- A COSA SERVE: la procedura d’omologazione-certificazione è stata prevista per i componenti come gli alettoni, le minigonne, ecc. Questi componenti, vista la loro particolare pericolosità, devono essere sottoposti a due verifiche distinte. La prima, chiamata omologazione che è lo stesso tipo di controllo previsto dalla procedura precedente e, non riguarda gli appassionati, ma solo i costruttori dei componenti prodotti in serie. La seconda, chiamata certificazione è fatta per verificare che il montaggio del componente sia avvenuto a regola d’arte e, per registrare a libretto le modifiche. Quest’ultima verifica corrisponde essenzialmente alla verifica e prova fatta oggi dalle Motorizzazioni, per l’aggiornamento del libretto.

- SU CHE TIPO DI COMPONENTI: i componenti che rientrano in questa procedura sono quelli potenzialmente pericolosi, ma soprattutto quelli che devono essere montati a regola d’arte e, in caso di montaggio errato possono diventare pericolosi per la circolazione.

- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: la parte della procedura che interessa all’appassionato è la certificazione. Infatti, l’omologazione interessa solo al produttore che vuole produrre componenti in serie.

- ESEMPIO: l’appassionato dovrà acquistare il componente, farlo installare da un’officina di autoriparazioni, la quale deve registrarsi nel Certificato di conformità al tipo omologato. In seguito bisognerà prendere un appuntamento per la visita e prova in Motorizzazione. Questa procedura si concluderà nell’aggiornamento dei dati del veicolo, sul libretto.

- I PREZZI: si pagherà il prezzo della visita e prova e dell’aggiornamento del libretto. Ovviamente non è una cosa che possiamo imporre noi allo Stato.

3) Certificazione di componenti omologati in Europa:

- A COSA SERVE: serve per consentire a chi vuole acquistare (o ha gia acquistato) un componente omologato in un altro stato Europea, di poter certificare la modifica.

- SU CHE TIPO DI COPONENTI: tutti quelli omologati. I limiti dovrebbero essere quelli previsti dalle omologazioni nazionali. Ad esempio le omologazioni come l’ABE (tedesco), dove si trova i tipi di veicoli su cui si può installare un determinato pezzo, dovranno (ovviamente) essere installati solo sui veicoli indicati. O le omologazioni tipo TELEGUNTAKEN (tedesco) che spesso indicano modo specifiche di montaggio, dovranno avere tali caratteristiche per essere legalizzate.

- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: dopo aver acquistato il componente con la relativa omologazione, deve prendere appuntamento presso la motorizzazione per la procedura di visita e prova e, il conseguente aggiornamento del libretto, come nella procedura vista in precedenza.

-ESEMPIO: si acquista (o si è gia acquistato ed installato un componente dotato di omologazione Europea). Dopo averlo fatto installare, (qui la questione relativa a chi ha effettuato l’installazione sarà disciplinata dal Governo) si farà richiesta alla motorizzazione della procedura di visita e prova per l’aggiornamento del libretto.

- I PREZZI: si pagherà il prezzo della visita e prova (come nella procedura precedente) e dell’aggiornamento del libretto. Ovviamente non è una cosa che possiamo imporre noi allo Stato.

4) Certificazione ad unico esemplare:

- A COSA SERVE: è la procedura più versatile. Può essere usata sia per certificare a libretto una modifica unica (es. passaruota maggiorati direttamente dalla carrozzeria di serie; o per le motociclette carene in vetroresina auto costruite), o per registrare a libretto le modifiche effettuate fino ad oggi e, che per la legge Italiana sono attualmente illegali. Per le motociclette, questa procedura è stata ideata per poter circolare con un motoveicolo auto costruito.

- SU CHE TIPO DI COPONENTI: qui più che di componenti si dovrebbe parlare di parti del veicolo (ad esempio la carrozzeria). Come per le altre procedure (tralasciando quella di certificazione di componenti omologati all’estero, perché in questa procedura l’omologazione è frutto delle leggi di un altro Stato) anche qui sarà il Governo a definire i limiti tecnici della materia.

- COSA DEVE FARE UN APPASSIONATO: qui il centro tecnico più importante sarà quello accreditato dal Ministero (si pensa che ce ne saranno diversi, tra cui si spera anche la TuV Italia, che con la sua esperienza potrà dare una notevole spinta al sistema certificativi Italiano), il quale dovrà verificare la sicurezza del veicolo e la sua corrispondenza alle leggi tecniche in materia. Se il centro tecnico autorizzerà le modifiche, il passo successivo sarà recarsi in motorizzazione per fare la visita e prova e l’aggiornamento del Libretto.

-ESEMPIO: ho un veicolo gia modificato con componenti prodotti in Italia ma non omologati; Ho un veicolo con componenti creati da me o da un’officina; ho una moto costruita quasi interamente da me. Vado al centro tecnico accreditato, il quale fa le verifiche al mio veicolo, può essere che alcuni componenti non passino le verifiche e quindi sia costretto a sostituirli. In seguito mi reco alla motorizzazione per la visita e prova e la modifica del libretto.

- I PREZZI: bisognerà pagare le verifiche ed i progetti fatti dal centro tecnico accreditato, qui non possiamo essere noi e, nemmeno lo stato a stabilire il costo degli accertamenti (perché sono fatti da imprese private). Risulta ovvio che il prezzo dipenderà dal tipo di modifica che abbiamo apportato, può essere che non sia nemmeno sicura e quindi non potrà mai essere certificata. Però ci sono dati positivi, perché più centri tecnici si attiveranno in Italia (secondo una semplice regola economica in materia di concorrenza) e meno saranno i costi per le verifiche. Inoltre allo stato attuale (e solo se la casa costruttrice non ha dato risposta negativa alla modifica per motivi tecnici) una delle vie per certificare le modifiche è avere il progetto di un tecnico abilitato (Ing.) che sancisce la sicurezza della modifica. Risulta ovvio che il costo di un singolo Ingegnere è superiore a quello di un centro che ha i macchinari e il personale per fare decine di verifiche al giorno.
In seguito si pagherà il prezzo della visita e prova (come nella procedura precedente) e dell’aggiornamento del libretto. Ovviamente non è una cosa che possiamo imporre noi allo Stato.

"Richiesta di documentazione comprovante l’impossibilità oggettiva di modifica
Ivrea 31.03.2009


Da: dott. Fabrizio Favre
Presidente Federazione Italiana Customizer (F.I.C.)

Oggetto: Richiesta di documentazione comprovante l’impossibilità oggettiva di modifica.
Appello agli appassionati, alle aziende, alle riviste e alle associazioni di categoria.


Il 23 maggio 2008, il dott. Giosuè Rossi, attuale collaboratore della Federazione Italiana Customizer (FIC), ha attivato un procedimento di Denuncia alla Commissione Europea. L’Italia nel non riconoscere le omologazioni nazionali (es. TUV e DEKRA) rilasciate dai Paesi Europei (Germania, Austria, ecc.) viola le disposizioni del diritto europeo che prevedono l’automatico riconoscimento delle omologazioni e delle certificazioni dei prodotti.
La Commissione ha intrattenuto con dott. Rossi uno scambio di memorie ed ha interrogato per ben due volte il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Il nostro Paese ha, però, risposto alle domande dell’istituzione europea negando ogni addebito. Secondo le risposte del Ministero, in Italia “si possono installare la maggior parte dei componenti senza chiedere la visita e prova” e il nulla osta è richiesto solo per pochissimi componenti (come ad es. l’impianto frenante). Secondo l’interpretazione data dall’Italia non vi sarebbe, quindi, alcuna lesione del diritto comunitario (a parte per i componenti per cui è richiesto il nulla osta) perché i veicoli si potrebbero modificare con qualsiasi tipo di componente, anche non omologato in uno Stato CE. L’interpretazione del Ministero, però, è stata messa in discussione dalle prove e dai ragionamenti giuridici contenuti nelle note del dott. Rossi e per questo l’incaricato della procedura presso la Commissione non ha archiviato la pratica (che altrimenti sarebbe decaduta come spesso accade).
Il 02.02.2009, la FIC, ha sottoscritto la Denuncia alla Commissione perché, se il procedimento andasse a buon fine, obbligando l’Italia a riconoscere le omologazioni degli altri Paesi CE, le aziende che producono componenti e gli installatori o i semplici appassionati (SIA DI AUTO SIA DI MOTO), potrebbero sfruttare le omologazioni tedesche ed in genere quelle europee, installando prodotti verificati e regolarmente certificati. Non è un segreto, infatti, che la maggior parte dei produttori di componenti in “after market” (europei ma anche italiani) per commercializzare i loro prodotti in Europa, li omologa in Germania.
La recente modifica dell’articolo 75 del Codice della Strada, inoltre, rende ancor più attuale il procedimento europeo sottoscritto dalla FIC, perché sotto le pressioni delle istituzioni europee il Ministro dei trasporti potrebbe emanare (rapidamente) dei Decreti che consentano l’installazione dei componenti omologati TUV e DEKRA.
Il 23.03.2009, la Commissione ha richiesto al dott. Rossi e alla FIC (Com-PAG1 e Com-PAG2), di presentare alla stessa dei documenti provenienti dalla Motorizzazione, o in genere dalla pubblica amministrazione, che provino la violazione del diritto comunitario. Più in particolare si fa riferimento a: -documenti (come ad es. lettere della Motorizzazione) dove si obbliga chi ha chiesto la trascrizione a libretto di un componente (omologato o no da un Paese CE) a chiedere il nulla osta al costruttore del veicolo; -verbali di contravvenzione delle Forze dell’Ordine (art. 78 CdS) irrogati a chi circolava con un veicolo modificato (in particolar modo se i componenti erano omologati in un Paese della CE).
A questo proposito la FIC e il dott. Rossi, con la collaborazione della Motorcycles Clinic (Basaldella-UD), hanno attivato due procedure pilota (FIC-Pilot) presso un Ufficio della Motorizzazione Civile, per provare come in Italia le omologazioni TUV e DEKRA non siano riconosciute.
Vista, però, la richiesta di prove da parte della Commissione, abbiamo bisogno degli appassionati, della aziende, delle associazioni di categoria di: -auto; -moto; -customizzazioni; -elaborazioni; -tuning. Il “popolo della personalizzazione” deve unirsi in questo grande progetto che ci consentirà di modificare i nostri veicoli (AUTO o MOTO) sfruttando le omologazioni d’oltralpe. Per inviare alla Commissione un numero di documenti sufficienti a provare la violazione del Trattato e quindi ad obbligare l’Italia a riconoscere le omologazioni degli altri Paesi CE, abbiamo bisogno del sostegno degli appassionati.
Inviateci[1] via e-mail, all’indirizzo: [email protected] e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , i documenti indicati in precedenza, noi li inoltreremo immediatamente alla Commissione.

Aspettiamo le vostre e-mail, la Vostra passione ha bisogno di Voi!

Distinti saluti
Pres. dott. Fabrizio Favre"



ecco l'ultima novità per quanto riguarda il tuning:

la possibilità di poter cambiare i dischi freno, pastiglie ecc ecc

www.alvolante.it/news/montare_freni...trada-331721044
 
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