Semafori truccati, Arrestato il "padre" del T-RED

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Franz16v®
view post Posted on 1/2/2009, 17:09




Svolta nel filone veronese dell'inchiesta sui T-Red. Il progettista del famigerato strumento di accertamento del passaggio con semaforo rosso, Stefano Arrighetti, amministratore unico della Kria, č agli arresti domiciliari su richiesta della Procura della Repubblica di Verona. Il provvedimento č stato disposto dal giudice per le indagini preliminari, Sandro Sperandio, su richiesta del pubblico ministero Valerio Ardito, la cui inchiesta vede coinvolte altre 108 persone, tra i quali 63 comandanti di polizia municipale, 39 amministratori pubblici e sette amministratori di societą private, tra i quali, appunto, Arrighetti. Ottanta, complessivamente, i comuni del Centro-Nord coinvolti nell'indagine avviata nel 2007.

La prima svolta nell'indagine veronese avvenne un anno fa. A gennaio 2008 i carabinieri di Tregnago, Illasi e Colognola ai Colli, incaricati delle indagini, denunciarono un amministratore comunale, due comandanti di polizia locale e gli amministratori unici di quattro societą specializzate nel noleggio e nella gestione delle multe, la Ci.ti.esse di Rovellasca, la Maggioli di Santarcangelo di Romagna, la Traffic Tecnology di Marostica e la Open Software di Mirano, per truffa aggravata e falsitą materiale. A giugno le indagini furono estese anche ad altri 64 comuni dopo aver accertato che il T-Red era difforme da quello omologato dal ministero dei Trasporti. Arrighetti č accusato di frode nelle pubbliche forniture. Secondo l'accusa, la Kria avrebbe chiesto e ottenuto dal ministero dei Trasporti solo l'omologazione della telecamera del T-Red, ma non del resto dell'hardware che fa funzionare lo strumento. L'apparecchio, quindi, secondo l'accusa, sarebbe fuorilegge e non avrebbe mai dovuto essere utilizzato per accertare violazioni semaforiche. Sarebbero state accertate illegittimamente, quindi, le centinaia di migliaia di multe per passaggio con il rosso fatte in questi ultimi anni con i T-Red un po' in tutta Italia.

L'inchiesta di Verona č un filone di quella avviata a metą 2007 dalla procura di Milano in seguito alla denuncia presentata da alcuni abitanti di Segrate, cittadina alle porte del capoluogo lombardo, nella quale erano stati installati cinque T-Red. Il 17 settembre dell'anno scorso, nell'ambito di quell'inchiesta tuttora in corso, furono arrestati quattro "imprenditori" attivi nel noleggio di apparecchiature per il controllo delle infrazioni stradali e denunciati 21 pubblici ufficiali, quasi tutti di comuni del Centro-Nord. In carcere, con l'accusa di associazione per delinquere e turbativa di commesse pubbliche, finģ Raoul Cairoli, amministratore unico della Citiesse di Rovellasca (Como), distributore esclusivo per l'Italia di T-Red e Autovelox, mentre, con la stessa accusa, finirono agli arresti domiciliari Giuseppe Astorri, direttore commerciale della Scae di Segrate (Milano), Simone Zari, socio e amministratore di fatto della Centro Servizi di Larciano (Pistoia) e Antonino Tysserand, amministratore unico della Tecnotraffico e titolare della ditta individuale Tecnologie per il traffico di Grotte di Castro (Viterbo).

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