Tutor: controllo elettronico della velocità

« Older   Newer »
  Share  
espritlibre.ba
view post Posted on 26/5/2010, 19:42





image


Attenti, il Tutor arriva anche in città
Repubblica — 23 maggio 2010 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA

«CONTROLLO elettronico della velocità con sistema Tutor»: il cartello che segnala la presenza dell' ormai famoso sistema spara multe inizia ad essere talmente diffuso che di questo passo converrà segnalare solo le zone dove il Tutor non c' è. La novità riguarda le città, dove è già iniziata la sperimentazione a Roma, Milano e Napoli e presto si allargherà ad altri comuni. ENTRO il mese di giugno inoltre altri 200 km di autostrade saranno coperte da questo sistema, portando a oltre 2500 i chilometri controllati dal Tutor. Un aumento peraltro già annunciato che rientra ora in un progetto più articolato: l' arrivo del controllo automatico della velocità sulle strade statali, provinciali e comunali. Una diffusione enorme, gestita non più dalla Società Autostrade ma anche dall' Anas e dal altre aziende della Pubblica Amministrazione con il rischio che l' equazione "sicurezza uguale Tutor" vada presto a farsi benedire. "Il Tutor - spiega Giovanni Castellucci Ad di Autostrade per l' Italia - è una medicina ed è bene non abusarne. Questo strumento oggi è visto da tutti con benevolenza perché è montato solo nei tratti ad altissimo rischio di incidente mortale, nelle zone più pericolose. Ma estendere il suo uso in modo indiscriminato può essere controproducente". Il riferimento va all' incredibile riduzione di mortalità (meno 51%), di incidenti (-19%) nei tratti in cui è installato, ma anche alla possibilità che qualche comune approfitti di questo sistema per "fare cassa". Sarebbe un disastro perché si smonterebbe davvero uno dei pilastri dell' attuale battaglia in favore sicurezza stradale. Il Tutor infatti, per primo, è riuscito a dimostrate con scientifica precisione l' esattezza dell' equazione "più velocità uguale più incidenti". Ma non solo: "Questo sistema - spiega ancora Castellucci - è riuscito anche a sfatare il mito dell' italiano indisciplinato che corre solo perché non ha senso civico: dove c' è il Tutor, ossia dove c' è certezza della pena, italiani, francesi e tedeschi guidano tutti allo stesso modo". L' arrivo del Tutor nelle città però rischia di stravolgere questo circolo virtuoso e di sollevare un nugolo di proteste legate al suo funzionamento: una cosa è montare il controllo elettronico della velocità dove c' è un limite di 130, ben visibile e costante, una cosa è piazzarlo su tangenziali o strade a scorrimento veloce in città dove - per forza di cose - si passa in pochi metri da limiti di 70/80 a 50. Non è fantascienza ma è quello ad esempio che sta succedendo a Roma dove è stato montato, per ora in via sperimentale, sulla tangenziale dove si passa da limiti di 70 a 50 a seconda che la strada sia sopraelevata o no. Non solo: fra raccordi, strade a scorrimento veloce, piccole superstrade le nostre città sono piene di trappole potenziali, dove è quasi impossibile capire se il limite è lo stesso delle altre strade cittadine (50) o quello per le vie a scorrimento veloce (varia da 70 a 90). Il Tutor fra l' altro è un macchinario molto sofisticato, capace di calcolare la velocità media ma anche quella istantanea (può funzionare come un Autovelox) edè in grado anche di calcolare la velocità in base al tipo di veicolo (camion, autobus o auto). Un strumento che altri Paesi, come la Francia, ci stanno copiando e che il mondo ci invidia. Chissà se riusciremo a rovinarlo. - VINCENZO BORGOMEO
 
Top
0 replies since 26/5/2010, 19:42   156 views
  Share